Prima di valutare se una risposta è esatta si deve valutare se la domanda è corretta.
(Immanuel Kant)
Speso quando decidiamo di rafforzare la nostra presenza sulla rete, la prima cosa che ci viene in mente è ‘Quanto mi costerà?’ ma la prima domanda che dovremmo porci è: ‘Di che tipo di sito ho bisogno?’. Le possibilità sono veramente molte, e non è possibile standardizzare il prezzo di un sito, almeno per chi, come me, cerca di sviluppare soluzioni che si basano sulle reali esigenze e non sull’illusione che basta comprare un dominio e mettere il proprio logo per entrare nella rete.
A cosa mi serve un sito web?
E’ in assoluto la prima domanda da farci, per capire verso quale direzione dobbiamo andare.
Ci serve un sito web vetrina, dove sponsorizzare la nostra attività, far vedere cosa facciamo, che una volta fatto non verrà modificato, se non in rare occasioni, oppure ci serve un sito che si modifichi nel tempo, anche più volte la settimana, per mettere in evidenza eventi o novità sul nostro lavoro?
Nel primo caso sarebbe meglio orientarsi verso un sito statico, ovvero senza un’area di amministrazione che ne gestisca i contenuti, ma composto da pagine in puro HTML, in modo che il caricamento delle pagine risulti molto più leggero rispetto al suo equivalente sviluppato con CMS quali WordPress o Joomla.
Nel secondo caso invece, il mio consiglio è di dare priorità alla praticità, ovvero di utilizzare un CMS. Ce ne sono molti in giro, nella maggior parte dei casi Open Source, con una comunità di programmatori più o meno forte alle spalle e un’installazione molte volte banale. L’intervento di un professionista a questo punto sembrerebbe un inutile spreco di denaro, ma non è così.
Installare un CMS tipo WordPress ad esempio, è un’operazione che può eseguire anche un bambino, spesso inclusa in pacchetti di hosting dagli stessi provider, e quando ci troviamo nell’area di amministrazione tutto sembra favolosamente semplice e chiaro, inoltre con il praticissimo tool per installare nuovi plugin ci porta a sperimentare, trovare nuove ed interessantissime soluzioni, per aggiungere funzionalità al nostro sito, salvo poi accorgersi che navigarlo risulta difficile se non impossibile, a causa della lentezza di caricamento o per la complessità di alcuni meccanismi di navigazione, per non parlare di alcuni messaggi di errore, spesso incomprensibili, che saltano fuori quando meno ce lo aspettiamo. Ed è qui che interviene il professionista, perché installare è facile ma ottimizzare un CMS è un’operazione delicata che richiede esperienza e competenze.
Che tipo di grafica voglio?
Questa domanda non riferisce all’aspetto grafico in se, che verrà scelto prima della costruzione del sito, ma si riferisce al fatto che, al momento, esistono diversi siti, uno fra tutti è Themeforest, che vendono per pochi dollari, temi già pronti, responsivi e in molti casi molto belli da vedere e professionali. Il difetto di questi temi è che non sono personalizzati per voi e sopratutto possono essere acquistati da più persone (in alcuni casi migliaia), che quindi avranno siti non identici forse, ma molto simili, al vostro; se questo aspetto non vi interessa, allora è un ottimo compromesso tra qualità e prezzo.
Se invece l’originalità per voi è fondamentale e volete che il vostro sito abbia un aspetto il più possibile cucito addosso al vostro brand, allora rivolgersi ad un grafico professionista è obbligatorio. Cercate un professionista specializzato in grafica web e non solo in grafica cartacea, che segue dei principi ben diversi da quelli per il web. In quanto programmatrice ma non grafica, mi sono trovata, talvolta, affiancata da grafici scelti dal cliente perché amici di amici, purtroppo drammaticamente impreparati su quelli che sono i vincoli della grafica web, quindi il lavoro di adattamento di improbabili progetti di siti è stato molto più lungo e oneroso (per il cliente) del dovuto, senza che i risultati fossero del tutto soddisfacenti.
Per capire se un grafico sia specializzato in grafica web, basta chiedergli se sa montare un sito responsivo in HTML: se la risposta è si, probabilmente sarà in grado di progettare un sito adatto alle vostre esigenze.
Di quali servizi ho bisogno?
Visto che, come si dice, ‘la fame vien mangiando’,capita spesso, quando si comincia a pesare di creare un sito, di partire prima da un progetto semplice, per finire ad uno più complesso, perché ci rendiamo conto, durante il tragitto, che le possibilità sono veramente molte. Il mio consiglio è quello di chiarirsi il più possibile le idee su quello che si vuole, e poi di rivolgersi ad un professionista di fiducia, che vi possa indicare la via migliore da seguire per soddisfare le esigenze dei vostri potenziali clienti e quelle del vostro portafoglio (spesso in contrasto tra loro 🙂 ). Mi è capitato spesso di ridimensionare le richieste dei miei clienti, trovando il giusto equilibrio tra ciò che volevano e ciò di cui avevano realmente bisogno. Siate il più chiari possibili nel descrivere le vostre necessità, cercando di non tralasciare neanche le informazioni per voi irrilevanti, che talvolta, nel momento di sviluppare un nuovo servizio personalizzato, possono rivelarsi di estrema importanza.
Quale hosting scegliere?
Per rispondere a questa domanda vi rimando al mio articolo, perché è un argomento che non è possibile trattare nel breve spazio di un paragrafo.
Per concludere, alla domanda ‘Quanto mi costa un sito?’ non esiste una risposta standard, ma il prezzo può variare da poche centinaia di euro fino ad arrivare a decine di migliaia nei casi di portali di servizi complessi. Per avere una quotazione il più possibile precisa, ed evitare brutte sorprese con il progetto in corso d’opera, dovete cercate di rispondere il più precisamente possibile alle domande scritte sopra, il più precisamente possibile.
[…] anticipato nel mio precedente articolo, sulle domande giuste da fare quando si decide di creare nuovo sito […]
[…] mio precedente articolo, sulle domande giuste da fare quando si decide di fare un sito nuovo, c’era anche la domanda: […]